lunedì 12 settembre 2011

I Tesori del mare

Pendenti marini

Creazioni di Milena Galeoto
Terracotta, cartapesta, conchiglie e legnetti levigati dal mare










SOLLEONE


                                       https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/472948_3977237519983_247738879_o.jpg


                                                Solleone: soli in terracotta by Milena Galeoto






                                   


Ellas Cafè - Martin Widmark och Emma Warg


Här samlas alla möjliga och omöjliga manniskor.
Just idag har Ella fått ett vykort som … hon inte blir klok på.
Jag vill kramas står det - men det finns ingen avsändare.
Ella är ganska säker på att det är någon av hennes gäster som har skickat kortet.
Kan det vara den elaka vädergubben, eller glickan vars kanin just har dött, eller rent av den boxande damen...
Martin widmark, känd för bland annat sin serie om LasseMajas detektivbyrå, har tillsammans med Emma Warg skrivit en härligt humoristik berättelse att läsa om och om igen!

Proprio oggi, Ella ha ricevuto una cartolina
Dice: Ti voglio abbracciare – ma non c’è mittente.

Ella è quasi sicura che si tratta di uno dei suoi clienti ad averle inviato la cartolina

Potrebbe essere il perfido meteorologo, o il piccolo coniglio defunto, o anche la campionessa di pugilato...

Just today Ella has received a postcard to say her: i want hug you - but without the sender name. Ella is sure that one of her clients could be to have sent it. Who? The meteorologist, the dead rabbit , or the boxer woman?
Bild: Malin Lindgren

Sång : Reggaebarnen

Med musik-CD
Barnmusik: En berättelse och 12 sånger:

1. Häng med till Ellas café

2. Reggaebarnen

3. Boxande damen

4. Dansbaneplöjar´n

5. Min lilla kanin

6. Ljugarvalsen

7. Bonniga familjen

8. Vi i våran trapp

9. Meteorologens hämnd

10. Kometflickan

11. Dillkvist bakom örat

12. Ellas café


Text : Martin Widmark - Emma Warg

Musik : Mats Sundin

Förlag : Tiden

Book trailer : Milena Galeoto

mercoledì 7 settembre 2011

Mostra antologica - Cavallino (Le)

 di Paola Bisconti

L'arte che fra tutte appariva intatta dall'evoluzione tecnologica sembra sia ceduta anch'essa alle tentazioni della modernità. Pioniere del movimento letterario New Page è Francesco Saverio Dodaro, celebre scrittore nonché pioniere di molteplici manifestazioni culturali le quali hanno riscosso notevoli successi.
Dopo i romanzi postali su cartolina, i romanzi da proiettare (diapoesitive) e ancora i romanzi da muro nasce New Page-narrativa in store.
Per toccare con mano e leggere con immediatezza gli 80 scritti d'arte basta raggiungere la biblioteca comunale Gino Rizzo di Cavallino.
Lo staff, come sempre attento alle stimolanti idee culturali, ha saputo cogliere l'iniziativa ospitando il materiale nell'accogliente sala lettura. E così basta entrare e i 27 crowser (pannelli pubblicitari) posizionati in ogni dove si offrono alla lettura.
100 parole per ogni romanzo il quale non è immediato per la brevità ma per il testo stesso.
La punteggiatura è abbagliante fra le lettere le quali nella loro linearità sconvolgono per i messaggi non proprio convenzionali. È di amore che si parla ma lo si fa con una violenza verbale da rimanere sbigottiti. Così a rispecchiare l'evoluzione dell'era post moderna non è solo la scrittura accuratamente arricchita da nuovi segni di punteggiatura ispirati alla comunicazione elettronico informatica ma sono i sentimenti ad apparire instabili, confusi, colti da ansie psichedeliche, persi nel vuoto confuso a libertà, soffocati dalle voglie del corpo.
Le facce dell'amore che ne vengono fuori confondono il lettore il quale rimane intrappolato nella gabbia di parole. C'è tregua solo nelle pause tanto adorate da F.S. Dodaro perchè definite respiro e musica stessa dell'autore. Tuttavia le melodie testuali non sono di certo sdolcinate o malinconiche appaiono, invece, simili ad una musica di Wagner. E ancora una volta classico e moderno si intrecciano perchè il futuro non vive senza passato. La loro alchimia genera nuovi stili da scoprire, arricchire e interpretare proprio come il nuovo genere letterario introdotto da Dodaro.

La mostra antologica curata da autori provenienti da 6 nazionalità è visitabile fino al 31 dicembre.



giovedì 1 settembre 2011

Dieci ragioni per non picchiare i vostri bambini



di Jan Hunt


In Svezia e in Norvegia è illegale per un genitore, insegnante, o chiunque altro picchiare un bambino. In alcuni stati e province, picchiare è illegale solo per un maestro. In tutte le zone del Nord America la punizione corporale da parte di un genitore, finché non è pesante, è ancora vista da molti come disciplina necessaria, e condonata, o addirittura incoraggiata.

Durante gli anni scorsi, molti psichiatri, sociologi, ricercatori e genitori hanno raccomandato di mettere al bando le punizioni corporali dei bambini. La ragione più importante secondo il Dr. Peter Newell, coordinatore dell'organizzazione End Punishment of Children(EPOCH)1-Stop alla Punizione dei Bambini, è che "tutte le persone hanno il diritto alla protezione della loro integrità fisica, e i bambini sono anche loro delle persone."

1. Picchiare i bambini insegna a questi ultimi a diventare a loro volta persone che picchiano gli altri. Da numerosi studi e ricerche è emersa una diretta correlazione tra le punizioni corporali subite nell'infanzia e il comportamento violento o aggressivo di giovani e adulti. Da piccoli, praticamente tutti i peggiori criminali sono stati regolarmente minacciati e percossi. È nell'ordine naturale che i bambini imparino atteggiamenti e comportamenti tramite l'osservazione e l'imitazione dei loro genitori, nel bene e nel male. Perciò è responsabilità dei genitori dare esempio di empatia e saggezza.

2. In molti casi di cosiddetto "cattivo comportamento", il bambino sta semplicemente rispondendo nel solo modo che gli è possibile, in base all'età e all'esperienza, alla negazione dei suoi bisogni fondamentali. Tra questi bisogni ci sono: dormire e nutrirsi adeguatamente, la cura di allergie nascoste, aria pulita, esercizio fisico e libertà sufficiente per esplorare il mondo intorno a sé. Ma il suo bisogno maggiore consiste nel ricevere amore e attenzione assoluta da parte dei suoi genitori. Purtroppo, di questi tempi, solo pochi bambini ricevono abbastanza tempo e dedizione, perché i genitori sono spesso stanchi e distratti e mostrano troppo poca comprensione e pazienza nei confronti del bambino. È veramente ignobile punire un bambino che in realtà si limita a reagire in modo naturale alla disattenzione verso isuoi bisogni e ai suoi desideri fondamentali. Per questa ragione non solo la punizione alla fine è inefficace, ma è anche chiaramente ingiusta.

3. I castighi distolgono il bambino dall'imparare come risolvere i conflitti in modo umano ed efficace. Come ha scritto l'educatore John Holt, "Quando facciamo paura a un bambino noi fermiamo di colpo il suo apprendimento." Un bambino punito è tutto concentrato interiormente sui propri sentimenti di dolore di rabbia e vendetta, e così viene privato della possibilità di risolvere i problemi in maniera creativa. Quindi un bambino punito impara poco come gestire o prevenire simili situazioni in futuro.

4. "Chi non usa la verga, rovina suo figlio" sebbene sia una frase citata spesso, è di fatto una interpretazione distorta dell'insegnamento Biblico. Sebbene la "verga" sia menzionata molte volte nella Bibbia, solo nel Libro dei Proverbi questo termine è usato in connessione con il ruolo dei genitori. Infatti i metodi severi della disciplina di Re Salomone condussero suo figlio Rehoboam, a diventare un dittatore oppressivo e tirannico che solo per poco sfuggì alla morte per lapidazione a causa della la sua crudeltà. Nella Bibbia non esiste alcun sostegno alla disciplina severa al di fuori dei Proverbi di Salomone. Gesù diceva che i bambini erano vicini a Dio e avevano bisogno di amore, mai di castighi.

5. Le punizioni compromettono il legame tra genitori e figli, perché è contro natura provare amore verso chi ci ferisce. Un autentico spirito di collaborazione come tutti i genitori desiderano può fondarsi solo su un forte legame basato su sentimenti di reciproco amore e considerazione. I castighi anche qualora sembrino funzionare possono produrre solo superficialmente un buon comportamento basato sulla paura, che potrà mantenersi fino a quando il bambino sarà abbastanza cresciuto per riuscire a fare resistenza. Al contrario la cooperazione basata sul rispetto dura per sempre, portando a molti anni di reciproca felicità mentre il bambino cresce e i genitori diventano più anziani.

6. Molti genitori non hanno mai imparato nella loro infanzia che ci sono modi positivi di relazione coi bambini. Quando le punizioni non ottengono i risultati voluti, e il genitore è ignaro di metodi alternativi, le punizioni possono aggravarsi con azioni più frequenti e pericolose contro il bambino.

7. La rabbia e la frustrazione che non possono essere espresse in condizioni di sicurezza da un bambino vengono immagazzinate interiormente. La rabbia accumulata per molti anni, potrà manifestarsi come uno shock per i genitori il cui bambino adesso si senta abbastanza forte per esprimere questa collera. È possibile che i castighi sembrino produrre un "buon comportamento" durante i primi anni, ma sempre a caro prezzo, che sarà pagato dai genitori e dallasocietà insieme, quando il bambino entrerà nell'adolescenza e non appena sarà adulto.

8. Gli scapaccioni assestati sul sedere, una zona erogena nell'infanzia, possono stabilire nella mente del bambino una correlazione tra il dolore e il piacere sessuale, e creare difficoltà alla persona adulta. Gli annunci sui giornali 'alternativi' del genere "Voglio essere sculacciato" attestano le tristi conseguenze di questa confusione di dolore e piacere. Se un bambino riceve poca attenzione parentale eccetto quando viene punito, questo fonderà ulteriormente i concetti di dolore e piacere nella mente del bambino. Un bambino in una tale situazione avrà poca autostima, pensando di non meritare niente di meglio. Per maggiori informazioni su questo argomento, vedere "The Sexual Dangers of Spanking Children"-"I danni alla sessualità causati dallo sculacciare i bambini".
Anche gli scapaccioni relativamente moderati possono arrecare danni al fisico. Le percosse inferte alla base della colonna vertebrale producono uno shock che si trasmette lungo tutta la spina dorsale e possono causare lesioni al bambino. Alcuni bambini sono diventati paralizzati per via di lesioni ai nervi dalle sculacciate, e alcuni sono morti dopo leggere percosse, per via di complicazioni mediche non diagnosticate.

9. Le punizioni corporali esprimono il messaggio sleale e pericoloso della "legge del più forte", che è ammissibile ferire gli altri, purchè essi siano più piccoli e meno potenti di quanto sei tu. Il bambino allora conclude che è lecito maltrattare bambini più giovani o più piccoli. Quando diventerà adulto, proverà poca compassione per quelli meno fortunati di lui, e avrà paura di quelli che sono più potenti. Questo renderà difficile instaurare relazioni che abbiano un significato, così essenziali per una vita emotivamente appagante.

10. Poiché i bambini imparano dai modelli che i genitori rappresentano, le punizioni corporali esprimono il messaggio che picchiare è un modo giusto di esprimere i sentimenti e risolvere i problemi. Se un bambino non osserva un genitore risolvere i problemi in modo umano e creativo, può diventar difficile per se stesso imparare a fare altrettanto. Per questa ragione questi comportamenti parentali sbagliati spesso si tramandano alla generazione successiva.
Un insegnamento gentile, sostenuto da solide fondamenta di amore e rispetto, è la sola via autentica ed efficace che porta a un comportamento lodevole basato su forti valori interiori, invece del superficiale "buon" comportamento basato solo sulla paura.
Jan Hunt
Gentilmente concesso da http://www.naturalchild.it/
Questo testo é composto da citazioni da scritti di Adah Maurer e James S. Wallerstein, Peter Newell, AÌice Miller, John Valusek, Brian Gilmartin, Elliot Barker e B. Shipton, Sidney D. Craig, R.E. Helfer, David Bakan, Adah Maurer, Adele Faber e Elaine Mazlish, Rolfe Randall.
Dieci ragioni per non picchiare i nostri bambini è stato originariamente pubblicato in "Empathetic Parenting" (voi. 4, n. l, Winter 1991), la rivista della Canadian Society for the Prevention of Cruelty to Children.