da Spagine
di Milena Galeoto
Montréal, 31 Ottobre 2014
L’appuntamento è alle 6 pm (o à 6 heure come si dice da queste parti)
a Rue Drolet angolo Rue Rachel Ouest. Qualche ritocco al trucco,
categoricamente spaventoso, una borsa robusta che possa contenere tante
caramelle e si parte per celebrare la notte di Halloween.
E’ la prima volta che
assistiamo da vicino questa festività e ci sorprende come sia parecchio sentita
da queste parti, tanto che i preparativi iniziano abbondantemente qualche mese
prima.
L’arancio delle molteplici
zucche che decorano abitazioni, negozi e strade, si mescola bene alle vaste
distese di foglie gialle e rosse, donando alla città il tipico mélange
autunnale.
Il bus ci attende e la
temperatura inizia a pizzicare il naso, annunciando l’arrivo dei primi freddi. Facciamo
un po’ di ripetizioni del rituale “trick or treat” (dolcetto o scherzetto)
appreso a scuola, con la raccomandazione di bussare solo alle abitazioni con la
luce accesa, dove sono allestite le macabre decorazioni.
Riconosciamo da lontano il
gruppo di bambini e genitori che ci aspettano, e già ascoltiamo le urla dei
piccoli mostri alla rincorsa del dolce bottino che li attende questa sera.
E’ sorprendente come questo
giorno riesca ad animare interi quartieri, come la gente apre le porte di casa,
si traveste per l’occasione e fa provviste di dolci da donare ai bambini,
perché in fondo è la loro festa, sono loro i protagonisti indiscussi.
Porta dopo porta, salendo le
tipiche scale delle abitazioni montrealesi, poste all’esterno per garantire più
spazio negli edifici e una distanza di sicurezza dalle strade, ciascun bambino
in fila, arrivato alla soglia di ogni porta, apre il suo fagottino per
riempirlo di nuove prelibatezze.
I genitori sono pronti alle
loro spalle con la cosiddetta busta di
sicurezza dove, dopo un po’ di giri, i piccoli avventori versano le
caramelle per alleggerirsi del loro carico che in poco tempo raggiunge il
chilogrammo. Non solo i privati donano le caramelle ma anche i commercianti, e
le botteghe più visitate sono i numerosi Dépenner. Famosi da queste parti,
simili un po’ ai nostri negozi alimentari, e letteralmente il loro nome
significa riparare, venire in soccorso,
nati per agevolare gli acquisti in pieno inverno con il trasporto a domicilio.
Ma gli scenari più belli di questa grande ricorrenza sono allestiti nelle
Ruelles, le tipiche stradine secondarie dove si affacciano gli interni delle
abitazioni, i luoghi dove normalmente si ritrovano i bambini a giocare e che
oggi sembrano corridoi vestiti a festa, con le file di luci e fantasmi che si
perdono da una palazzina all’altra. Siamo organizzatissimi, è difficile che le
nostre piccole creature delle tenebre si perdano con noi, con un genitore posto
all’inizio della carovana e un altro in coda, con i loro pollici alzati, pronti
quando è tempo di muoversi alla successiva postazione. Siamo una squadra
imbattibile, ci nutriamo di zuccheri e nessuno ci ferma, tranne i cartelli con
su scritto: “PLUS DE BONBONS – Dèsolè!”. (Photo/M.Galeoto)
Photo: ©Milena Galeoto |