Allora di ogni persona ce n’è solo una al mondo?» domandò Ben.
«Sì, ce n’è solo una» disse la mamma.
«E perciò sono tutti soli?»
«Sono un po’ soli ma sono anche un po’ insieme. Sono sia uno sia l’altro.»
«Ecco,
prendi te ad esempio. Tu sei unico» spiegò la mamma «e anch’io sono
unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono... più sola.»
«Allora abbracciami» disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
“Adesso non sono più solo” pensò mentre l’abbracciava. “Adesso non sono solo… Adesso non sono solo!”
«Vedi» gli sussurrò mamma «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio.»
(da
Hachibuk - L'abbraccio, in Ruti vuole dormire e altre storie di David
Grossman, traduzione di Alessandra Shomroni, illustrazione di Giulia
Orecchia)