di Milena Galeoto
Quando un paese non investe sull'Educazione, è naturale che tutto il sistema sia allo sbando, che ognuno pensi a se stesso. Teoricamente viviamo in un paese democratico ma non siamo educati alla democrazia. Ecco perchè insisto a divulgare nelle scuole l'esercizio alla democrazia più che l'ansia di far apprendere precocemente la scrittura e la lettura. Educare alla democrazia anche i genitori, at
traverso incontri dove ci si
presenta per nome, dove non si prevarica l'altro alzando il tono della
voce e dove consapevolmente il "bene comune" possa essere l'obbiettivo
da perseguire. Così, come madre o padre, prima di volere qualcosa per
mio figlio, penso al resto della classe, alle possibilità degli altri
genitori, prediligendo la possibilità che tutti i bambini possano
condividere uno stato di benessere più che un sistema competitivo. Per
questo, non essendo noi adulti abituati a pensare democratico, molti di
noi sono vittime della "competizione", della "sindrome da prima donna".
Invito, invece a sforzarsi di accogliere l'altro come risorsa,
invitandolo alla conoscenza, qualora fosse prevenuto di fronte ai
diritti imprescindibili di una persona. Educando... Noto invece che in
uno stato di isolamento, di mancato dialogo, si dia più spazio
all'interpretazione, ai preconcetti, a forme bieche di individualismo
dove l'altro viene visto come persona da usare per i propri obbiettivi
personali. E in questo senso lo stato democratico diventa privo di
fondamenti necessari per tenerlo in vita. Rivalutare il concetto di
"persona" è il primo passo per ricostruire uno stato democratico.
Quando un paese non investe sull'Educazione, è naturale che tutto il sistema sia allo sbando, che ognuno pensi a se stesso. Teoricamente viviamo in un paese democratico ma non siamo educati alla democrazia. Ecco perchè insisto a divulgare nelle scuole l'esercizio alla democrazia più che l'ansia di far apprendere precocemente la scrittura e la lettura. Educare alla democrazia anche i genitori, at
A mio avviso, non
è poi così difficile educare alla democrazia. Basterebbe che gli
insegnanti dedicassero più tempo all'ascolto, rendendo partecipi i
bambini e non il libro. Se non si educa alla partecipazione, se non
s'instaura il piacere della stessa,
è difficile crescere con la capacità di vedere l'altro oltre il proprio
micro-mondo. E poi è così piacevole educare i bambini, rilassatamente
ad affrontare un argomento insieme. Bisognerebbe portare loro a capire, a
trovare la soluzione, ad arrivare al concetto. Senza imporre
drasticamente cosa si "deve" fare.
Ecco perchè poi da adulti, in questo attuale sistema scriteriato, attendiamo sempre che gli altri ci risolvino i problemi.
Ecco perchè poi da adulti, in questo attuale sistema scriteriato, attendiamo sempre che gli altri ci risolvino i problemi.