di Jan Hunt
Durante gli anni scorsi, molti psichiatri, sociologi, ricercatori e
genitori hanno raccomandato di mettere al bando le punizioni corporali
dei bambini. La ragione più importante secondo il Dr. Peter Newell,
coordinatore dell'organizzazione End Punishment of Children(EPOCH)1-Stop
alla Punizione dei Bambini, è che "tutte le persone hanno il diritto alla protezione della loro integrità fisica, e i bambini sono anche loro delle persone."
1. Picchiare i bambini insegna a questi ultimi a
diventare a loro volta persone che picchiano gli altri. Da numerosi
studi e ricerche è emersa una diretta correlazione tra le punizioni
corporali subite nell'infanzia e il comportamento violento o aggressivo
di giovani e adulti. Da piccoli, praticamente tutti i peggiori criminali
sono stati regolarmente minacciati e percossi. È nell'ordine naturale
che i bambini imparino atteggiamenti e comportamenti tramite
l'osservazione e l'imitazione dei loro genitori, nel bene e nel male.
Perciò è responsabilità dei genitori dare esempio di empatia e saggezza.
2. In molti casi di cosiddetto "cattivo
comportamento", il bambino sta semplicemente rispondendo nel solo modo
che gli è possibile, in base all'età e all'esperienza, alla negazione
dei suoi bisogni fondamentali. Tra questi bisogni ci sono: dormire e
nutrirsi adeguatamente, la cura di allergie nascoste, aria pulita,
esercizio fisico e libertà sufficiente per esplorare il mondo intorno a
sé. Ma il suo bisogno maggiore consiste nel ricevere amore e attenzione
assoluta da parte dei suoi genitori. Purtroppo, di questi tempi, solo
pochi bambini ricevono abbastanza tempo e dedizione, perché i genitori
sono spesso stanchi e distratti e mostrano troppo poca comprensione e
pazienza nei confronti del bambino. È veramente ignobile punire un
bambino che in realtà si limita a reagire in modo naturale alla
disattenzione verso isuoi bisogni e ai suoi desideri fondamentali. Per
questa ragione non solo la punizione alla fine è inefficace, ma è anche
chiaramente ingiusta.
3. I castighi distolgono il bambino dall'imparare
come risolvere i conflitti in modo umano ed efficace. Come ha scritto
l'educatore John Holt, "Quando facciamo paura a un bambino noi fermiamo
di colpo il suo apprendimento." Un bambino punito è tutto concentrato
interiormente sui propri sentimenti di dolore di rabbia e vendetta, e
così viene privato della possibilità di risolvere i problemi in maniera
creativa. Quindi un bambino punito impara poco come gestire o prevenire
simili situazioni in futuro.
4. "Chi non usa la verga, rovina suo figlio"
sebbene sia una frase citata spesso, è di fatto una interpretazione
distorta dell'insegnamento Biblico. Sebbene la "verga" sia menzionata
molte volte nella Bibbia, solo nel Libro dei Proverbi questo termine è
usato in connessione con il ruolo dei genitori. Infatti i metodi severi
della disciplina di Re Salomone condussero suo figlio Rehoboam, a
diventare un dittatore oppressivo e tirannico che solo per poco sfuggì
alla morte per lapidazione a causa della la sua crudeltà. Nella Bibbia
non esiste alcun sostegno alla disciplina severa al di fuori dei
Proverbi di Salomone. Gesù diceva che i bambini erano vicini a Dio e
avevano bisogno di amore, mai di castighi.
5. Le punizioni compromettono il legame tra
genitori e figli, perché è contro natura provare amore verso chi ci
ferisce. Un autentico spirito di collaborazione come tutti i genitori
desiderano può fondarsi solo su un forte legame basato su sentimenti di
reciproco amore e considerazione. I castighi anche qualora sembrino
funzionare possono produrre solo superficialmente un buon comportamento
basato sulla paura, che potrà mantenersi fino a quando il bambino sarà
abbastanza cresciuto per riuscire a fare resistenza. Al contrario la
cooperazione basata sul rispetto dura per sempre, portando a molti anni
di reciproca felicità mentre il bambino cresce e i genitori diventano
più anziani.
6. Molti genitori non hanno mai imparato nella loro
infanzia che ci sono modi positivi di relazione coi bambini. Quando le
punizioni non ottengono i risultati voluti, e il genitore è ignaro di
metodi alternativi, le punizioni possono aggravarsi con azioni più
frequenti e pericolose contro il bambino.
7. La rabbia e la frustrazione che non possono
essere espresse in condizioni di sicurezza da un bambino vengono
immagazzinate interiormente. La rabbia accumulata per molti anni, potrà
manifestarsi come uno shock per i genitori il cui bambino adesso si
senta abbastanza forte per esprimere questa collera. È possibile che i
castighi sembrino produrre un "buon comportamento" durante i primi anni,
ma sempre a caro prezzo, che sarà pagato dai genitori e dallasocietà
insieme, quando il bambino entrerà nell'adolescenza e non appena sarà
adulto.
8. Gli scapaccioni assestati sul sedere, una zona
erogena nell'infanzia, possono stabilire nella mente del bambino una
correlazione tra il dolore e il piacere sessuale, e creare difficoltà
alla persona adulta. Gli annunci sui giornali 'alternativi' del genere
"Voglio essere sculacciato" attestano le tristi conseguenze di questa
confusione di dolore e piacere. Se un bambino riceve poca attenzione
parentale eccetto quando viene punito, questo fonderà ulteriormente i
concetti di dolore e piacere nella mente del bambino. Un bambino in una
tale situazione avrà poca autostima, pensando di non meritare niente di
meglio. Per maggiori informazioni su questo argomento, vedere "The
Sexual Dangers of Spanking Children"-"I danni alla sessualità causati
dallo sculacciare i bambini".
Anche gli scapaccioni relativamente moderati possono arrecare danni
al fisico. Le percosse inferte alla base della colonna vertebrale
producono uno shock che si trasmette lungo tutta la spina dorsale e
possono causare lesioni al bambino. Alcuni bambini sono diventati
paralizzati per via di lesioni ai nervi dalle sculacciate, e alcuni sono
morti dopo leggere percosse, per via di complicazioni mediche non
diagnosticate.
9. Le punizioni corporali esprimono il messaggio
sleale e pericoloso della "legge del più forte", che è ammissibile
ferire gli altri, purchè essi siano più piccoli e meno potenti di quanto
sei tu. Il bambino allora conclude che è lecito maltrattare bambini più
giovani o più piccoli. Quando diventerà adulto, proverà poca
compassione per quelli meno fortunati di lui, e avrà paura di quelli che
sono più potenti. Questo renderà difficile instaurare relazioni che
abbiano un significato, così essenziali per una vita emotivamente
appagante.
10. Poiché i bambini imparano dai modelli che i
genitori rappresentano, le punizioni corporali esprimono il messaggio
che picchiare è un modo giusto di esprimere i sentimenti e risolvere i
problemi. Se un bambino non osserva un genitore risolvere i problemi in
modo umano e creativo, può diventar difficile per se stesso imparare a
fare altrettanto. Per questa ragione questi comportamenti parentali
sbagliati spesso si tramandano alla generazione successiva.
Un insegnamento gentile, sostenuto da solide fondamenta di amore e
rispetto, è la sola via autentica ed efficace che porta a un
comportamento lodevole basato su forti valori interiori, invece del
superficiale "buon" comportamento basato solo sulla paura.
Jan Hunt
Gentilmente concesso da http://www.naturalchild.it/
Gentilmente concesso da http://www.naturalchild.it/
Questo testo é composto da citazioni da scritti di Adah Maurer e
James S. Wallerstein, Peter Newell, AÌice Miller, John Valusek, Brian
Gilmartin, Elliot Barker e B. Shipton, Sidney D. Craig, R.E. Helfer,
David Bakan, Adah Maurer, Adele Faber e Elaine Mazlish, Rolfe Randall.
Dieci ragioni per non picchiare i nostri bambini è stato originariamente pubblicato in "Empathetic Parenting" (voi. 4, n. l, Winter 1991), la rivista della Canadian Society for the Prevention of Cruelty to Children.
Dieci ragioni per non picchiare i nostri bambini è stato originariamente pubblicato in "Empathetic Parenting" (voi. 4, n. l, Winter 1991), la rivista della Canadian Society for the Prevention of Cruelty to Children.