sabato 26 gennaio 2013

The Girl Effect- Very Important- Must watch

Gufi di stoffa




Gufi di stoffa riciclata
Narra una leggenda popolare che Dio  creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo,un pò si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi e bizzarre abitudini.
Allora gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l'animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con sè i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura.
Così  narra anche  un'antica filastrocca popolare di montagna :

"Gufo, gufo,della notte scura,
che porti via fame e paura...
veglia su tutte le nostre genti,
vecchi,bimbi, e su gli armenti.
Col tuo canto,che può far paura,
tienici amici con madre natura!! 
E fate, gnomi, fastidiosi folletti,
non potranno più farci dispetti."


 La Canzone del Gufo



giovedì 24 gennaio 2013

Un pensiero fuori dalle liste di compleanno

Oggi, festeggiare un compleanno inizia a diventare una vera e propria organizzazione finalizzata al consumismo. Vedi spuntare come funghi, liste di compleanno dove la quota minima di partecipazione si aggira intorno ai 10 euro. 
Se i bambini si organizzassero da soli il compleanno, credo che ci darebbero una bella lezione di semplicità e desiderio di voler stare insieme, accettando con sorpresa il pensiero che ciascuno può permettersi di fare.
Noi genitori dovremmo essere per loro un valido esempio in questo, invece, cosa siamo capaci di fare? Aprire una lista in un negozio alla moda o in un ipermercato del giocattolo e chiedere la colletta agli amici. Naturalmente, alcuni considerano questa pratica comoda per assecondare la fretta in cui si vive, ma, facendosi due calcoli, sarebbe molto dispendioso partecipare a tutti i compleanni, al prezzo di dieci euro (prezzo base), specie se si hanno più figli.
Così, abbiamo pensato che una bella bambola fatta col cuore, possa donare un bel sorriso a chi la riceve.
L'ideatrice è stata la piccola Giorgia ed io non ho fatto altro che realizzare la sua idea con ago e filo... e una vecchia macchina da cucire, mia coetanea.
Pronta per un abbraccio!

mercoledì 23 gennaio 2013

venerdì 18 gennaio 2013

Gli adulti sono bambini andati a male

I bambini possono essere «guastati» in tanti modi: gli adulti, il sistema, gli apparati hanno escogitato e praticano, spesso senza averne consapevolezza, infinite forme di corruzione, precoci, sottili, insistite, alle quali la pur eroica capacità di resistenza (e resilienza) della vitalità primitiva non riesce a opporsi.
Si pretende dal bambino che faccia ciò che non è in grado di fare, esponendolo a un sicuro insuccesso che assume i connotati del fallimento; oppure sono i modi di essere della scuola (metodi, valori, regole) a sconfiggere l’alunno, dal quale si pretende che sia ciò che non può essere.
Il risultato non cambia: lo studente meno adattato (meno «adatto»), il più bisognoso (di cure, attenzioni, gratificazioni, rassicurazioni) non regge il ritmo della classe, «rimane indietro» rispetto ai compagni che si allontanano e, come l’insegnante, lo allontanano. Seguono l’umiliazione della ripetenza e l’abbandono.
Una denuncia degli aspetti più dannosi dell’istituzione scolastica, un grido di allarme per evitare che gli adulti di domani siano «bambini andati a male oggi».

Un saggio che analizza tutti quegli aspetti dell’istituzione scolastica che influiscono negativamente sugli studenti.
Uno strumento che fornisce tante proposte per approcciarsi con i ragazzi, imparare ad ascoltarli, capirli e creare il giusto legame con loro in modo da facilitarne l’apprendimento.
I bambini possono essere «guastati» in tanti modi: gli adulti, il sistema, gli apparati hanno escogitato e praticano, spesso senza averne consapevolezza, infinite forme di corruzione, precoci, sottili, insistite, alle quali la pur eroica capacità di resistenza (e resilienza) della vitalità primitiva non riesce a opporsi. Si pretende dal bambino che faccia ciò che non è in grado di fare, esponendolo a un sicuro insuccesso che assume i connotati del fallimento; oppure sono i modi di essere della scuola (metodi, valori, regole) a sconfiggere l’alunno, dal quale si pretende che sia ciò che non può essere.
Il risultato non cambia: lo studente meno adattato (meno «adatto»), il più bisognoso (di cure, attenzioni, gratificazioni, rassicurazioni) non regge il ritmo della classe, «rimane indietro» rispetto ai compagni che si allontanano e, come l’insegnante, lo allontanano. Seguono l’umiliazione della ripetenza e l’abbandono. Una denuncia degli aspetti più dannosi dell’istituzione scolastica, un grido di allarme per evitare che gli adulti di domani siano «bambini andati a male oggi».
Hanno collaborato: Mara Durante; Gabriella Falcicchio; Franco Lorenzoni; Sergio Manghi; Susanna Merello; Daniele Novara; Francesco Tonucci; Antonio Vigilante.
MAURIZIO PARODI Nasce il secolo scorso a Pontremoli, Lunigiana, terra di statue, stele, castelli e librai. Entrato nella scuola a sei anni, non ne è più uscito: studente, maestro, dirigente scolastico, ricercatore e infine padre (di uno studente, of course). Vive a Genova dove si occupa di formazione, ricerca, progettazione in ambito socio-pedagogico, non ancora rassegnato all’impermeabilità degli apparati educativi. Ha pubblicato alcuni libri e numerosi articoli su temi pedagogici e didattici. Con Edizioni Sonda ha pubblicato Basta compiti! Non è così che si impara (2012).

mercoledì 2 gennaio 2013

Lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio



Gentile maestra,

mio figlio dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, 
che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!




Abraham Lincoln è stato un politico statunitense. È stato il 16º Presidente degli Stati Uniti d'America, e il primo ad appartenere al Partito Repubblicano.