Durante il Festival Wall a Montréal, è stato impossibile non notare le icone di Enzo&Nio: bambini, donne e personaggi delle nostre tradizioni che impugnano armi, dentro delle nicchie, spesso accompagnati da frasi latine, o una serie di bombe con le loro iniziali e, ancora, curiose scatole d’emergenza. Istallazioni per rappresentare la nostra società e le sue contraddizioni.
M’informo su di loro e scopro che sono due artisti di strada italo-newyorkesi e i loro lavori appaiono nelle strade di diversi paesi, anche in Europa e Nuova Zelanda. A quanto pare, a loro non piace discutere delle opere, preferiscono che ogni persona si senta libera d’interpretarle ...
Enzo Sarto si definisce un bugiardo e ciarlatano, diretto discendente di Romolo e Remo, nato in provincia di Roma e cresciuto negli Stati Uniti dagli anni '80. La sua difficoltà a integrarsi, perché ripetutamente deriso dal suo accento, l’ha portato a sviluppare la passione per l’arte per trovare un modo diretto e rivoluzionario di arrivare alla gente. Ha conosciuto diverse condizioni umane, avendo svolto numerose attività come panettiere, musicista, operaio, vivaista, magazziniere e altri ancora di cui non ricorda neanche più. Esperienze che l’hanno spinto a denunciare con la sua arte un sistema che abusa della parola democrazia per mantenere il controllo sulle nostre vite. Con Nio sono amici dall’infanzia, addirittura dall’Italia, anche Nio che di cognome fa Gallo, è nato in Italia a Tortoreto, in Abruzzo. C’è perfino una foto che li ritrae da bambini e che già dimostra la loro natura fuori dal comune.