martedì 28 settembre 2010

Come nascono i gialli per ragazzi (intervista a Martin Widmark)

di Milena Galeoto


Martin Widmark


Come nascono i tuoi gialli per ragazzi?
Nascono, prima di tutto, perché amo questo genere di storia e credo che sia perfetto per i bambini. Perché sono scritti in un linguaggio semplice ma le storie restano complesse. Questo stimola nei bambini la curiosità e la voglia di scoprire i responsabili del reato, sforzandosi di seguire la logica delle loro azioni.
E’ questo quindi il segreto che rende i tuoi gialli molto seguiti? Leggendoli, ho notato di quanto tu renda i bambini gli unici capaci di leggere nel cuore dei “cattivi”, riuscendo, nel corso della storia a mostrare la loro parte buona.
Esattamente, giusta interpretazione. I protagonisti di questi gialli sono due bambini e l’evolversi delle loro vicende mostra anche a noi adulti come, rispetto a loro, siamo disabituati a leggere le differenti sfaccettature della realtà, vedendone solo un lato: quello che noi “vogliamo” vedere, condizionati dalle nostri schemi mentali, dalle nostre sovrastrutture. I bambini c’insegnano come sia semplice arrivare al cuore della gente e trovare la parte migliore. Ed è questo che Lasse e Maja ci mostrano: i cattivi hanno un cuore e sono, spesso, esseri molto fragili.
Prima di scrivere una storia, la vedi già completa o t’ispiri man mano che la scrivi?
Prima di scrivere una storia, la vedo già realizzata, come l’insieme di tante sequenze di un film così descrivo ciò che vedo.
C’è un autore che ami da sempre e che, in qualche modo, ha influenzato il tuo stesso modo di scrivere storie per ragazzi?
Certamente, è Hergé  con le sue avventure di Tintin
Tintin il giovane reporter, protagonista di avventure in ogni parte del mondo insieme all'inseparabile cagnolino Milù, proprio come la tua Nelly Rapp e il suo inseparabile London, compagno a quattro zampe.
Giusto, Nelly Rapp che va a caccia di mostri.
Lasse e Maja e Nelly Rapp, ti hanno reso famoso nel tuo paese, divenendo delle serie televisive e cinematografiche, come la vivi la fama.
Personalmente, amo molto che i miei lavori vengano apprezzati. Sono i miei libri ad essere famosi, non io… Io non amo molto la notorietà e vorrei sempre rimanere un po’ anonimo per non vivere le tensioni che nascono dalle aspettative degli altri. Ho bisogno di mantenere questo distacco, anche per scrivere più serenamente, continuando a divertimi nel farlo.
Speriamo presto di leggere in Italia, le altre avvincenti avventure di Lasse e Maja e Nelly Rap. Per il momento abbiamo soltanto due racconti della serie Lasse e Maja. Tu che oltre ad essere un sensibile scrittore, sei un educatore, sai spiegarci le differenze che hai colto girando per le scuole italiane, rispetto al tuo paese.
Amo molto l’Italia, soprattutto per il patrimonio che possiede, la sua cultura, la sua arte... ma credo che debba salvaguardare meglio i suoi bambini, la scuola, le iniziative che li rendano più partecipi e meno soli. Ho girato città come Roma, Firenze, Bologna, Venezia, il Sud Italia dove ho amici molto ospitali. E gli stessi, lamentano i pochi spazi dedicati ai loro bambini. Ecco, un paese, dovrebbe sapere che è nell’istruzione, nella cura dei più piccoli che è possibile migliorarsi.
Allora ti aspettiamo a Novembre e ci auguriamo che questo  tuo messaggio possa essere colto da insegnanti sensibili e genitori perché il mondo dei ragazzi possa avere maggiore attenzione. Grazie Martin, come al solito, è un piacere chiacchierare con te.
Grazie a te Milena e a tutti coloro che ci seguono.



Lasse-Maja

Nelly Rapp

Nelly Rapp