domenica 12 dicembre 2010

La casa delle bambole

In ogni casa, ormai, siamo pieni di cartoni, tra computer, stampanti, grandi elettrodomestici. Vengono conservati  nei ripostigli e al momento giusto, possono trasformarsi in occasione per mettere a frutto la  creatività. Passare un pomeriggio invernale con i nostri piccoli, colorando, ritagliando e sistemando la casa dei loro sogni che diventerà presto dimora delle loro bambole e peluche, non ha prezzo.
Se la scatola è stampata e di cartone lucido, è possibile passarci sopra della tempera bianca o semplicemente rivestirla con carta d'imballaggio.
Decorarla insieme a loro da vita ad una spensierata attività che stimola partecipazione e impegno.

Volete mettere, una casa fatta con le vostre mani rispetto ad una casa di plastica preconfezionata, senza poesia?

La casa delle bambole
Impariamo dai bambini, insieme a loro a rendere preziose le semplici cose, mettendo in atto il rispetto per l'ambiente, riciclando il materiale che abbiamo a disposizione.




venerdì 10 dicembre 2010

TRAVIATA - VERDI - Noi Siamo Zingarelle

Un simpatico modo per avvicinare i più piccoli all'opera, attraverso una divertente animazione che accompaga la maestosità corale di questo genere musicale.

La creatività infantile

(Giorgia, 3 anni e mezzo)

C'era una volta un alberello che aveva tante foglie blu, bluissime perchè cresceva con la luce di una luna grande grande.



L'ULTIMO ROSARIO



                                            
Animazione di Milena Galeoto sulle illustrazioni di Pietro Galeoto

giovedì 9 dicembre 2010

I personaggi di Pietro Galeoto

Raccolta di pomodori

Quando giri per Lecce, riconosci il barocco, il sapore del pasticciotto e i personaggi di Pietro Galeoto, non c'è evento, luogo, icona o pubblicità di aziende locali che non siano state illustrate da lui. Immagini, ormai storiche, che ti ritrovi di fronte, per strada e senti subito la sua presenza, aria di familiarità....
E poi la gente che mi ferma e mi chiede di lui: comu no, lu Pietro, quiddu delle zia Tetta, ca disegna le fimmine randi e tunde.
E' un incanto ogni volta ritrovarsi di fronte alle sue generose immagini.

Mietitura
Raccolta olive

 Visita il suo sito

La scuola di p.zza Partigiani non deve essere abbattuta


Come ogni mattina, accompagno la mia bambina a scuola, è autunno e ci divertiamo a sentire il rumore delle foglie secche sotto i nostri piedi.
Ci sono alberi giganti intorno alla scuola e lo sguardo di Giorgia si perde tra i rami che accarezzano il cielo.
Mi dico, che fortuna che ci sia questo enorme giardino con i giochi, così i bambini possono rilassarsi, anche semplicemente guardando fuori la finestra, nei giorni freddi.
Ogni bambino ha il diritto di toccare la natura, di annusarla, ha il diritto di avere uno spazio esterno per correre e respirare aria di sole.
Questo è uno dei motivi che mi porta a sorvolare sul sovraffollamento delle piccole classi: 27/30 bambini per classe di tutte le età (dai 3 ai 5 anni).
Non importa, mi dico, nostra figlia ha l’attenzione di noi genitori che veniamo incontro alla scuola, dove non arrivano le insegnanti, ci siamo noi a sostenerla.
Amiamo tanto la nostra piccola scuola di piazza Partigiani, orgogliosa Giorgia si ferma davanti al cancello, anche di domenica per mostrarla alla nonna, dice: lo vedi quell’albero, si chiama quercia, lì c’è la mia classe e quest’anno abbiamo raccolto con la maestra, le foglie gialle.
Se la gente conoscesse la consapevolezza dei bambini, avrebbe più rispetto per i loro spazi.
Invece, no… Una mattina, davanti al cancello, ci siamo ritrovati un manifesto con un articolo ritagliato dal quotidiano, c’era scritto: ADDIO ALLA MATERNA DI PIAZZA PARTIGIANI, la maggioranza di centro destra del palazzo Carafa, ha deciso: La celebre scuola materna di Piazza Partigiani non sarà più luogo di riferimento per i bambini del quartiere. Il consiglio comunale di martedì scorso ha infatti previsto la sua cancellazione e la vendita a privati del lotto (circa 5mila metri quadrati di terreno) al fine di realizzare edilizia residenziale. Secondo gli stessi, ci sarebbe troppo spazio sprecato…
Atterrita dalla notizia, ancora adesso non riesco a capacitarmi del fatto che l’essere umano consideri un giardino, lo spazio per i bambini, un luogo sprecato.
Mi chiedo, di quale civiltà parliamo, è possibile definirci civili se sorvoliamo i diritti imprescindibili dei nostri figli, di poter vivere ancora luoghi naturali, riconoscere gli alberi, calpestare le foglie, avere lo spazio per correre e sentirsi liberi…

mercoledì 8 dicembre 2010

© I Tovaglioli della zia Tetta



Fermare il Tempo? Non si può. Il mondo del Terzo Millennio corre, corre, corre, corre. Tanto da farci dimenticare perfino le cose belle e a misura d'uomo, come il gusto della buona tavola, unito al piacere di donare ai propri cari pietanze e leccornie che riportano tra noi l'armonia del tempo andato. Ricordate quei profumi speziati che avvolgevano i gornidelle feste comandate? E il risveglio della domenica odorosa di ... "purpette allu sugo"? Ma oggi è Natale e in questa magica atmosfera, la tradizione si rinnova facendoci ritrovare profumi e sapori che ci sembrano perduti per sempre.
Coraggio allora, ai fornelli. Magari con l'aiuto della cara "zia Tetta", donna del popolo e dai sani principi, sempre pronta a dar conforto e per nulla gelosa delle sue preziose ricette - ingredienti genuini e gusto prelibato - che racchiudono cultura, colori e memoria della nostra generosa terra.

Testi di Milena Galeoto
Illustrazioni e grafica di Pietro Galeoto




LI MUSTAZZOLI

                          


martedì 7 dicembre 2010

Le avventure di Nelly Rapp, agente antimostri, approderanno presto in Italia

Frankenstein, uno dei libri della serie delle avventure di Nelly Rapp
                                        
Nelly Rapp è una vispa bambina, divenuta agente antimostri (agente numero 10), con il suo immancabile compagno d'avventure, un simpatico e pigro bassotto.

La sua maestra dell'Accademia antimostri è Lena-Sleva, una vecchietta con gli occhiali piccoli e rotondi, un maglione verde e un vecchio cappello di paglia sulla testa.
Lei è quel genere di nonnina simpatica alla quale cedi il tuo posto sull’autobus:
- Prego, prego, gentile signora, si sieda, dicono gli altri passeggeri.
- Oh, mille grazie, risponde LENA-SLEVA, felicissima del suo ruolo di “nonnina”!
Loro non immaginano chi sia in realtà.
                                  
Lena-Sleva si avvicinò e con il suo dito indice mi picchiettò la fronte: - non dimenticare, adesso, che le cose più importanti ce l’hai qui, dentro la tua testolina. E ricordati sempre le tre magiche parole: calma, istruzione.
-E astuzia, aggiunsi io.
-Esattamente, rispose Lena-Sleva – soddisfatta.
Senza astuzia, non inganni nessuno.
Senza calma diventi paurosa e nervosa.
Senza istruzione, non sai nulla del tuo avversario.

Ci sono molti pericoli che minacciano il nostro mondo.
Ci sono per esempio “i Frankestein”: sono delle creature che sembrano normalissimi esseri umani. Ma li manca il collegamento fra il cuore e il cervello e perciò sono assolutamente insensibili.
“I Lupi mannari”: sono normali esseri umani ma quando c’è la luna piena, si trasformano in bestie pelose.
“I mostri delle cloache”: questi viscidi esseri, vivono nei grandi sotterranei, sotto le nostre città.
A volte, escono dai loro nascondigli e cercano di tirar giù con loro degli esseri umani.
Nelly ha dovuto imparare a riconoscere questi e tanti altri e a combatterli

Autore, Martin Widmark. Illustrazioni di Christina Alvner. Traduzioni e coordinamento editoriale, Milena Galeoto.
Christina Alvner (nata nel 1954 a Fagersta) è un illustratrice e scrittrice svedese.
Ha seguito una formazione artistica presso la scuola di Gerlesborgs e presso il College of Art. Lavora come illustratrice freelance.
E' lei la creatrice della simpatica Nelly Rapp agente antimostri di Martin Widmark.
http://illustratorcentrum.se/medlem/christina-alvner.html

lunedì 6 dicembre 2010

Storia di Natale: Mistero in Albergo

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Alla vigilia di Natale, la distinta famiglia Impero arriva all'Albergo Centrale di Vallebella, accompagnata da un prezioso bassotto cinese.
Il personale dell'hotel sta organizzando i tradizionali festeggiamenti natalizi, ma ben presto arrivano i problemi... e Max e Lara si ritrovano di nuovo coinvolti in un caso diffici...le!
Un poliziesco emozionante e di facile lettura con tante illustrazioni divertenti.
Nord-Sud edizioni.

Perchè il Natale sia un pensiero di pace e non una follia del consumismo: idee regalo in terracotta.

Un panetto di argilla sugli scaffali di Brico, un chilo del valore di 4 euro per dar vita ad una miriade di idee. Semplici addobbi, segnaposti e decorazioni per le confenzioni di dolci fatti in casa: perchè questo Natale sia messaggio di originalità, semplicità e affetto sincero.
I regali, quelli facciamoli ai bambini perchè si conservi quella magia, quell'attesa che rende prezioso ogni dono.
                                          







Che fine hanno fatto gli scarabocchi?

Papà con la sciarpa (Giorgia, 3 anni e mezzo)

Ai primi colloqui di scuola materna, le maestre mi mostrano il raccoglitore dei disegni fatti in classe... 

Disegni? 

Fotocopie riempite (dalle stesse maestre), collage ordinati, un quaderno anonimo, da dirli: 

"Brave, siete state brave a fare i collage e a non essere uscite con i colori fuori dal bordo". 

Questa è la nostra scuola? Che fine hanno fatto gli scarabocchi, la creatività?                         Come è possibile interpretare la libera espressione di ciascun bambino se lo si constringe a colorare dentro i bordi di figure stampate?

Da queste esperienze  si deduce di quanto la scuola in questione,  poco s'interessa di monitorare la crescita di ciascun bambino, attraverso il proprio modo di esprimersi ed interpretare la realtà. Condizioni fondamentali per rilevare elementi formativi, utili anche per creare una significativa interazione con la famiglia.                                                                      

E' triste sfogliare pagine e pagine di stampe colorate e collage riempiti in modo ordinato, perfetto, sicuramente opera delle stesse insegnanti che frettolosamente rispondono alle scadenze dei programmi.

L'intervento diretto dell'insegnante dovrebbe muovere da un ascolto iniziale delle esperienze, dei desideri e delle proposte infantili per una successiva elaborazione e una restituzione in chiave progettuale; con temi da sviluppare, storie da inventare, prodotti da fare in gruppo.            Tali obiettivi si perseguono attraverso la predisposizione di un ambiente che stimoli la fantasia, l'immaginazione e la creatività, l'uso attento di immagini e stimoli, l'offerta di una differenziata gamma di esperienze, quali: esplorare la realtà fisica e manipolare materiali, organizzare, modificare, progettare interventi sull'ambiente; osservare, analizzare, rappresentare la realtà scolastica ed extra-scolastica; vivere in un ambiente esteticamente ed artisticamente valido.

Quali sono le finalità della scuola materna e in che modo vengono sviluppate, perchè non comunicare questo alle famiglie, più che mostrare un quaderno anonimo? E perchè molti  genitori sono sfuggenti di fronte a queste tematiche fondamentali che riguardano i propri figli?

Le prime esperienze scolastiche segnano l'approccio formativo dei nostri figli, è proprio durante la scuola dell'infanzia che dovremmo pretendere maggiori chiarimenti.

Quali sono le finalità di una scuola materna?

 1) Maturazione dell'identità
Una tale prospettiva formativa richiede e sollecita il radicamento nel bambino dei necessari atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità; richiede inoltre l'apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché a rendersi sensibile a quelli degli altri. Analogamente, la scuola dell'infanzia rappresenta di per sé un luogo particolarmente adatto a orientare il bambino e la bambina a riconoscere ed apprezzare l'identità personale in quanto connessa alle differenze fra i sessi, ed insieme a cogliere la propria identità culturale ed i valori specifici della comunità di appartenenza, non in forma esclusiva ed etnocentrica, ma in vista della comprensione di comunità e culture diverse dalla propria. 
2)Conquista dell'autonomia
Tale conquista richiede che venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell'ambiente naturale e sociale. Ciò significa che il bambino si rende disponibile all'interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo, aprendosi alla scoperta, all'interiorizzazione ed al rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la solidarietà, la giustizia e l'impegno ad agire per il bene comune. Appare importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero, anche come rispetto della divergenza personale, consentendogli di cogliere il senso delle sue azioni nello spazio e nel tempo e di prendere coscienza della realtà nonché della possibilità di considerarla e di modificarla sotto diversi punti di vista.
c) Sviluppo della competenza
La scuola dell'infanzia dovrebbe consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell'esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà.
Inoltre dovrebbe stimolare il bambino alla produzione ed interpretazione di messaggi, testi e situazioni, mediante l'utilizzazione di una molteplicità  di strumenti linguistici e di capacità rappresentative. Dovrebbe valorizzare l'intuizione, l'immaginazione e l'intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero logico.

La scuola materna si deve avvalere di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare proceduralmente lo sviluppo e l'apprendimento del bambino. 




Per approfondire:

Jona che visse nella Balena

Toccante film realizzato da Roberto Faenza, tratto dal romanzo autobiografico di  Jona Oberski, intitolato Anni d'infanzia. Colonna sonora di Ennio Morricone.

‎"Anche se andassi nella valle della morte

non temerei male alcuno,

perchè tu sei sempre con me.

Perchè tu sei il mio appoggio, il posto più sicuro per me.

Al tuo cospetto io mi sento tranquillo".

- La maestra ci faceva cantare, ma io non riuscivo perchè non capivo le parole...

(da Jona che visse nella balena)

mercoledì 1 dicembre 2010

Dall'alto del Cielo al fondo del mare

"C'era una volta..." e ha inizio l'avventura. Tra il buio degli abissi e il
cielo terso dell'estate, il profumo del mare e la "Tramontana" cattiva,
folletti rinchiusi, chiavi nascoste, isole fantastiche e desideri da
esprimere. L'amicizia è coraggio......,
e così, al largo di un placido porticciolo dai colori mediterranei,
prende vita e si dipana l'avventura di tre amici che insieme vinceranno
le proprie paure. La delfina Onda sfiderà il feroce squalo nero e il
merlo Brezza riuscirà a finalmente a spiccare il primo volo della sua
vita e, insieme al saggio pescatore, affronteranno la crudele strega
Tramontana restituiranno la libertà ai folletti imprigionati nel
castello. Il cielo, la terra e il mare si incontrano nel luogo
dell'amicizia, un luogo dove tutto è possibile e dove il cielo della
Svezia si è incontrato con il mare della Puglia.

Dall'alto del cielo al fondo del mare
di Martin Widmark
Illustrazion di Pietro Galeoto
Musica di Mats Sundin
Animazione e montaggio video di Marco Trisorio
Coordinamento editoriale di Milena Galeoto