lunedì 6 dicembre 2010

Storia di Natale: Mistero in Albergo

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Alla vigilia di Natale, la distinta famiglia Impero arriva all'Albergo Centrale di Vallebella, accompagnata da un prezioso bassotto cinese.
Il personale dell'hotel sta organizzando i tradizionali festeggiamenti natalizi, ma ben presto arrivano i problemi... e Max e Lara si ritrovano di nuovo coinvolti in un caso diffici...le!
Un poliziesco emozionante e di facile lettura con tante illustrazioni divertenti.
Nord-Sud edizioni.

Perchè il Natale sia un pensiero di pace e non una follia del consumismo: idee regalo in terracotta.

Un panetto di argilla sugli scaffali di Brico, un chilo del valore di 4 euro per dar vita ad una miriade di idee. Semplici addobbi, segnaposti e decorazioni per le confenzioni di dolci fatti in casa: perchè questo Natale sia messaggio di originalità, semplicità e affetto sincero.
I regali, quelli facciamoli ai bambini perchè si conservi quella magia, quell'attesa che rende prezioso ogni dono.
                                          







Che fine hanno fatto gli scarabocchi?

Papà con la sciarpa (Giorgia, 3 anni e mezzo)

Ai primi colloqui di scuola materna, le maestre mi mostrano il raccoglitore dei disegni fatti in classe... 

Disegni? 

Fotocopie riempite (dalle stesse maestre), collage ordinati, un quaderno anonimo, da dirli: 

"Brave, siete state brave a fare i collage e a non essere uscite con i colori fuori dal bordo". 

Questa è la nostra scuola? Che fine hanno fatto gli scarabocchi, la creatività?                         Come è possibile interpretare la libera espressione di ciascun bambino se lo si constringe a colorare dentro i bordi di figure stampate?

Da queste esperienze  si deduce di quanto la scuola in questione,  poco s'interessa di monitorare la crescita di ciascun bambino, attraverso il proprio modo di esprimersi ed interpretare la realtà. Condizioni fondamentali per rilevare elementi formativi, utili anche per creare una significativa interazione con la famiglia.                                                                      

E' triste sfogliare pagine e pagine di stampe colorate e collage riempiti in modo ordinato, perfetto, sicuramente opera delle stesse insegnanti che frettolosamente rispondono alle scadenze dei programmi.

L'intervento diretto dell'insegnante dovrebbe muovere da un ascolto iniziale delle esperienze, dei desideri e delle proposte infantili per una successiva elaborazione e una restituzione in chiave progettuale; con temi da sviluppare, storie da inventare, prodotti da fare in gruppo.            Tali obiettivi si perseguono attraverso la predisposizione di un ambiente che stimoli la fantasia, l'immaginazione e la creatività, l'uso attento di immagini e stimoli, l'offerta di una differenziata gamma di esperienze, quali: esplorare la realtà fisica e manipolare materiali, organizzare, modificare, progettare interventi sull'ambiente; osservare, analizzare, rappresentare la realtà scolastica ed extra-scolastica; vivere in un ambiente esteticamente ed artisticamente valido.

Quali sono le finalità della scuola materna e in che modo vengono sviluppate, perchè non comunicare questo alle famiglie, più che mostrare un quaderno anonimo? E perchè molti  genitori sono sfuggenti di fronte a queste tematiche fondamentali che riguardano i propri figli?

Le prime esperienze scolastiche segnano l'approccio formativo dei nostri figli, è proprio durante la scuola dell'infanzia che dovremmo pretendere maggiori chiarimenti.

Quali sono le finalità di una scuola materna?

 1) Maturazione dell'identità
Una tale prospettiva formativa richiede e sollecita il radicamento nel bambino dei necessari atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità; richiede inoltre l'apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché a rendersi sensibile a quelli degli altri. Analogamente, la scuola dell'infanzia rappresenta di per sé un luogo particolarmente adatto a orientare il bambino e la bambina a riconoscere ed apprezzare l'identità personale in quanto connessa alle differenze fra i sessi, ed insieme a cogliere la propria identità culturale ed i valori specifici della comunità di appartenenza, non in forma esclusiva ed etnocentrica, ma in vista della comprensione di comunità e culture diverse dalla propria. 
2)Conquista dell'autonomia
Tale conquista richiede che venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell'ambiente naturale e sociale. Ciò significa che il bambino si rende disponibile all'interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo, aprendosi alla scoperta, all'interiorizzazione ed al rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la solidarietà, la giustizia e l'impegno ad agire per il bene comune. Appare importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero, anche come rispetto della divergenza personale, consentendogli di cogliere il senso delle sue azioni nello spazio e nel tempo e di prendere coscienza della realtà nonché della possibilità di considerarla e di modificarla sotto diversi punti di vista.
c) Sviluppo della competenza
La scuola dell'infanzia dovrebbe consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell'esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà.
Inoltre dovrebbe stimolare il bambino alla produzione ed interpretazione di messaggi, testi e situazioni, mediante l'utilizzazione di una molteplicità  di strumenti linguistici e di capacità rappresentative. Dovrebbe valorizzare l'intuizione, l'immaginazione e l'intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero logico.

La scuola materna si deve avvalere di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare proceduralmente lo sviluppo e l'apprendimento del bambino. 




Per approfondire:

Jona che visse nella Balena

Toccante film realizzato da Roberto Faenza, tratto dal romanzo autobiografico di  Jona Oberski, intitolato Anni d'infanzia. Colonna sonora di Ennio Morricone.

‎"Anche se andassi nella valle della morte

non temerei male alcuno,

perchè tu sei sempre con me.

Perchè tu sei il mio appoggio, il posto più sicuro per me.

Al tuo cospetto io mi sento tranquillo".

- La maestra ci faceva cantare, ma io non riuscivo perchè non capivo le parole...

(da Jona che visse nella balena)