martedì 24 agosto 2021

Nella terra dei Faraoni -

 Sulle trame di papiri che profumano di caffè... 

Domenica pomeriggio, a casa della maestra la moka gorgoglia, il caffè è pronto e viene versato in una coppa. Penserete subito a un tiramisù, la sensazione è quella anche se la colla al posto della panna, non è proprio consigliabile.

Le garze ci sono, il cartoncino pure, e anche lo stendipanni ha un suo perché accanto all’enorme tavolo in veranda. Una maestra sa che la domenica insieme ai panni, ha sempre qualcos’altro da rammendare, ricucendo parole staccate, ricamando accenti dove mancano, mettendo punti qua e là per apparecchiare parole, riordinare numeri o … Stendendo papiri.

La scuola è la nostra seconda casa e si cerca di renderla il più accogliente possibile. In poco più di 45 mq, si viaggia per esplorare nuovi mondi, si viaggia nel tempo per rivivere le grandi civiltà del passato e l’emozione diventa compagna di avventure, che fa battere il cuore e rende ogni esperienza sempre un po’ speciale.

Lunedì mattina, i banchi sono ancora vuoti, l’odore di caffè dal pacco di papiri, accompagna piccoli gesti che danno inizio alla giornata di scuola.

I primi passi si fanno strada nel corridoio e uno dopo l’altro, gli alunni prendono posto. Dalle mascherine variopinte ci sono ancora occhi assonnati. Finito l’appello, gli sguardi si riempiono di stupore per quello che si andrà a fare.

Dalla Lim l’austera bellezza di Tutankhamon e Nefertiti mette un po’ in soggezione qualcuno che teme di non essere all’altezza di riportare su un papiro tale magnificenza.

Poi, piano piano, passo dopo passo, ricalcando le figure con la carta carbone, al timore subentra la gioia di avercela fatta, ed è un crescendo di felicità quando alle sagome si aggiunge il colore; con cura perché un bravo artigiano è calmo, non fa le cose di fretta. Così s’impara la pazienza di fare le cose per bene, di rendere capolavori semplici attività. E un capolavoro dopo l’altro, la parete dell’aula diventa quella del Grand Egyptian Museum. 



Soprattutto, ci si ritrova un po’ più cresciuti ogni volta che s’impara a complimentarsi con gli altri. 

Studiare in questa dimensione diventa un vero piacere, anche per la maestra che, dopo tutto, pensa a un buon caffè, ma questa volta per riprendersi.


P.s. Per rendere ancora più emozionante questo genere di laboratori, ci lasciamo accompagnare da musiche evocative.