lunedì 16 marzo 2015

CANADA: UNA SCUOLA A MISURA DI BAMBINO

di Milena Galeoto
Alle scuole primarie qui in Canada non assegnano i compiti giornalieri, ma progetti da consegnare in date stabilite e la lettura di libri (un paio a settimana) scelti dai bambini, ma per arrivare a questo obbiettivo, hanno riorganizzato le classi per sostenere un approccio in grado di valorizzare le potenzialità di ciascuno di loro. Le classi sono ampie, poiché molte scuole sono sorte attraverso la conversione di numerosi edifici religiosi, essendo questo un paese laico dagli anni 60. Il numero degli alunni per ogni classe della scuola primaria, non supera i 15 bambini e ciascun insegnante (sono 5 gli insegnanti principali, inclusi quelli di arte, musica ed educazione fisica) è affiancato da un tirocinante, giovani studenti che si stanno formando all'università come insegnanti di scuola primaria. Questo permette di abbassare i livelli di stress per agevolare al meglio l'insegnamento e l'apprendimento dei ragazzi.
Tornando all'organizzazione della classe, i piccoli banchi sono disposti in maniera dinamica, a seconda delle esigenze e della lezione che si sta tenendo, a staffa di cavallo, in cerchio, a file etc. Non esiste una classe fissa dove si susseguono gli insegnanti ma esistono le classi a seconda della materia da seguire. 

La classe di inglese-lettura-geografia-storia delle religioni, francese-lettura-matematica-scienze, la classe di musica con tanto di piccoli strumenti adatti ai bambini, la classe di arte con enormi tavoli dove realizzare le varie tecniche. Questo permette ai bambini di non vivere la scuola in modo sedentario e opprimente, fattori che influiscono molto sul buon apprendimento. La divisa, infatti, composta da maglietta bianca e pantaloni blu di tuta, richiede rigorosamente scarpe da ginnastica per agevolare il movimento. Nonostante le basse temperature, non si risparmia ai ragazzi di fare le belle e lunghe ricreazioni anche a -7, -10 gradi, sulla neve o nelle grandi sale messe a disposizione per questi momenti (30 minuti di pausa a metà mattinata) con lezioni di 50 minuti ciascuna e 10 minuti di pausa, il tempo di raggiungere un'altra aula. 
La materia fondamentale in tutto questo è la LETTURA, considerata alla base dello studio. In ciascuna aula principale (inglese e francese) c'è una variegata biblioteca con i libri di primo livello per lettori esordienti, secondo, fino ad arrivare al quarto per i lettori che hanno raggiunto una buona autonomia. Questo per rispettare i tempi di lettura di ciascun bambino. Per rendere piacevole questa attività, in ogni classe principale è disposto un angolo che ricorda l'ambiente domestico, con divano, tavolo, sedie, tappeti (tutti recuperati dalla buona volontà e dal sostegno del comitato dei genitori che qui sono parte integrante della scuola).
Grazie al Comitato dei genitori e alle tante attività sostenute da loro, come i numerosi mercatini e iniziative di raccolta fondi, alla scuola i soldi non mancano mai. Anzi, questi fondi servono anche per venire incontro alle famiglie che non possono permettersi di comprare il materiale necessario. Addirittura, esiste il gruppo delle nonne che confezionano i costumi per le recite (musical) e una miriade di accessori come cappelli, guanti, sciarpe, messi dentro degli enormi cesti in punti strategici dove chi ha bisogno può servirsene.
Insomma, tutte queste belle premesse per dire che è possibile non assegnare i compiti per casa, migliorando di gran lunga la qualità di vita delle famiglie, rivedendo l'organizzazione interna della scuola perché questo possa realizzarsi senza problemi e conflitti.

Così, nel rapportare questa nuova esperienza, dove con piccoli cambiamenti è possibile trasformare la scuola del disagio in scuola del benessere, mi auguro di donare un piccolo contributo per sostenere la sensibilità di quanti sono decisi a cambiare.
p.s. Tutto questo che ho riportato avviene in una scuola pubblica, dal lunedì al venerdì.

                                                                                 

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