venerdì 8 aprile 2011

Martin Widmark, note sull'autore

Martin Widmark, scrittore svedese, nato nel 1961 a Linköping ma residente a Stoccolma dagli anni ottanta. Ha insegnato per un decennio alla scuola elementare, la Bredbyskolan, di Rinkeby, periferia di Stoccolma, frequentata soprattutto da bambini stranieri, sviluppando una valida metodologia per insegnare, successivamente, lo svedese nelle scuole per immigrati, divulgando i suoi efficaci metodi didattici anche attraverso la scrittura.
Martin Widmark è oggi uno dei giganti della letteratura per ragazzi in Europa, soprannominato l' Agatha Christie dei bambini.
Fino ad oggi i suoi libri hanno venduto più di 2 milioni di copie nella sola Svezia.
I suoi gialli e la serie dell’agente antimostri Nelly Rapp, sono stati tradotti in 25 lingue.
Ha vinto per 7 anni consecutivi il Bokjuryn, un premio letterario svedese dove i bambini e i giovani di età compresa tra 0 e 19 anni, votano i loro libri preferiti.
Lui è lo scrittore più richiesto nei prestiti bibliotecari del suo paese, superando di gran lunga la leggendaria Astrid Lindgren.
La serie Lasse-Maja detektivbyrå, tradotta in Italia come Max & Lara investigatori privati, è un genere molto stimolante per i piccoli lettori perché alimenta in loro la curiosità di voler scoprire il responsabile del reato, dando vita a personali ipotesi. Le storie sono scritte in maniera scorrevole, ironica, elaborate attraverso una logica complessa, mettendo in luce le fragilità umane, stimolando nei più piccoli, lo spirito critico e il proprio punto di vista.
Milena Galeoto è la traduttrice, coordinatrice e referente italiana di Martin Widmark. Nel 2002, durante un lavoro di tesi sulla scuola svedese, ha conosciuto lo scrittore, all’epoca docente di lingua svedese per immigrati e da allora, interagisce con l’autore per portare i suoi gialli in giro per le scuole italiane.
BRO è il nome che ha coniato per promuovere un ponte (bro) d’interscambio culturale tra Italia e Svezia, essendo sostenitrice del sistema educativo svedese che divulga attraverso i suoi laboratori creativi, in veste di pedagogista e esperta dei processi formativi.







giovedì 7 aprile 2011

L'abbraccio di David Grossman

Allora di ogni persona ce n’è solo una al mondo?» domandò Ben.
«Sì, ce n’è solo una» disse la mamma.
«E perciò sono tutti soli?»
«Sono un po’ soli ma sono anche un po’ insieme. Sono sia uno sia l’altro.»
«Ecco, prendi te ad esempio. Tu sei unico» spiegò la mamma «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono... più sola.»
«Allora abbracciami» disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
“Adesso non sono più solo” pensò mentre l’abbracciava. “Adesso non sono solo… Adesso non sono solo!”
«Vedi» gli sussurrò mamma «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio.»

(da Hachibuk - L'abbraccio, in Ruti vuole dormire e altre storie di David Grossman, traduzione di Alessandra Shomroni, illustrazione di Giulia Orecchia)
Informazioni sull'autore

domenica 20 marzo 2011

La valigia della Fantasia Itinerante

Una valigia dimenticata è adesso dimora di storie e futuri incontri.




Ecco dove porterò gli autori di libri per bambini che curo, in giro per le scuole, librerie ed eventi culturali con simpatici workshop. Una valigia carica di storie, esperienza e la possibilità di crescere sempre, attraverso l'incontro con gli altri, grandi e bambini.
Milena Galeoto
 

mercoledì 9 marzo 2011

Le PuPezze del Cuore


                                    


                                            

Le PuPezze del cuore nascono dalla volontà di voler coniugare la creatività con la sensibilizzazione verso tematiche fondamentali per il nostro territorio: l’educazione al rispetto per l’ambiente e l’integrazione, intesa anche come occasione d’incontro culturale. Ogni PuPezza ha l’originalità di essere unica, realizzata con parti di vecchi golfini, bottoni, fili di lana per capelli o orecchie di stoffa, e tulle, e nastri che non mancano mai nelle nostre case, raccolti spesso nelle scatole delle cianfrusaglie. Si riporta alla luce un’antica arte, quella di confezionare i propri giocattoli, cuciti col cuore e conservati nel tempo come cari ricordi.  Le Pupezze del cuore danno la possibilità di mettere più generazioni a confronto. Protagonisti i bambini insieme ai loro genitori o adulti di riferimento, a dar vita alla loro PuPezza che nasce, dapprima, attraverso il disegno di ciascun bambino e realizzata, successivamente, dall’adulto col quale condivide questa esperienza.  Questi manufatti hanno la forma di quella fantasia senza schemi, filtri, propria dell’infanzia. In questa dimensione sia adulti che bambini vengono sensibilizzati al reciproco ascolto, attraverso un’ esperienza pregna di  significati profondi dal punto di vista affettivo, emozionale ed educativo. La realizzazione delle Pupezze mostra, infatti, quanto sia possibile concretizzare le proprie idee, sogni, attraverso l’impegno e la cooperazione, superando quell’individualismo che caratterizza la nostra società odierna, riportando alla luce il valore dell’altro e il reciproco rispetto e sostegno. 
Milena Galeoto




martedì 15 febbraio 2011

Laboratorio creativo: Le PuPezze del CUORE

              4- 5 - 6 Marzo 2011 al Catello Carlo V di Lecce
              dalle ore 17 alle 20

                                                         
Questo laboratorio ha come principali finalità, l’educazione all’ecologia, l’interazione e la collaborazione tra i partecipanti, grandi e bambini. Un’occasione di socializzazione e responsabilizzazione verso tematiche fondamentali per il nostro territorio: il rispetto per l’ambiente e l’integrazione sociale.
E’ un 'occasione d’incontro, in un epoca dove si ha spesso difficoltà a trovare il tempo necessario per scambi significativi, che nascono attraverso attività creative,  dove ognuno porta con sé la propria storia ed esperienza.
Un' occasione che vede partecipi, bambini insieme ai genitori o nonni  o figure familiari significanti.
Il numero massimo dei partecipanti previsto è di 20 bambini (dai 3 ai 7 anni) accompagnati almeno da un adulto col quale realizzerà il manufatto previsto.
Si tratta di personaggi di stoffa che hanno la forma della fantasia.
Ogni PuPezza ha l’originalità di essere unica, realizzata con parti di vecchi golfini, bottoni (non importa se uguali), fili di lana per capelli o orecchie di stoffa, e tulle, e nastri che non mancano mai nelle nostre case, raccolti spesso nelle scatole delle cianfrusaglie.
Si riporta alla luce un’antica arte, quella di confezionare i propri giocattoli, cuciti col cuore e conservati nel tempo come cari ricordi.
E’ questo che le nonne o le mamme un tempo facevano perché i maglioni tramandati da fratello a fratello, era un peccato buttarli e il nuovo arrivato, riceveva il suo balocco, morbido da abbracciare.
Un gesto pieno di sapienza e affetto, tali da rendere prezioso questo dono.
Sono le PuPezze del cuore a farci ritrovare quest’antica gestualità, restituendo alla nostra quotidianità affannosa, un momento di riflessione, di unione, di memoria.
Perché quel bambino che è in noi, ritorni a rivedere il mondo attraverso questi semplici gesti, riconsiderando il valore delle piccole cose che è inestimabile.
Questa idea è nata dall'incontro Milena Galeoto, pedagogista, creativa ed esperta dei processi formativi e Irene Ester Leo, poetessa e scrittrice salentina, dottore in Beni Culturali, maestro d’arte applicata.
E’ stata immediata la volontà di far conoscere ed insegnare agli altri la possibilità di crearsi una PuPezza personalizzata, attraverso un laboratorio che rispetti un approccio formativo, didattico, socialmente aggregante.

giovedì 3 febbraio 2011

Il Gatto e la Farfalla

 
Un cartone animato realizzato dai bambini delle classi I e II della Scuola Primaria Acuto di Mirabello, un comune che ha istituito il Consiglio Comunale dei Bambini. Un'iniziativa fatta in collaborazione tra Comune e Scuola, pensata per i cittadini di oggi e di domani, coinvolgendo la popolazione nell'attività democratica del Comune, fin da bambini.

mercoledì 2 febbraio 2011

LE CRONACHE DI TYKO FLORES

            - Un’ avventura attraverso Tre Mondi -

Di Martin Widmark, traduzione a cura di Milena Galeoto

L'avventura di un giovane ragazzo alla ricerca dei suoi genitori per liberarli da una lunga prigioniaAl suo fianco,  tre straordinarie fiere  che hanno giurato eterna fedeltà   a lui e alla sua famiglia. 

                                                        Libro I
                                             -Il Diavolo danzante-
Tyko Flores è un ragazzino che vive in schiavitù nelle miniere e scopre che è l'unico in grado di entrare nei Tre Mondi. Insieme al suo amico Julius iniziano il loro viaggio per trovare il passaggio giusto che li condurrà nel nuovo mondo per liberare la madre di Tyko.
Tyko Flores  presto compirà quattordici anni e ha trascorso tutta la sua vita in schiavitù giù nelle miniere d'argento insieme ad altri orfani.
Una notte sogna di una gazza che gli mostra l’enigma misterioso di una maledizione che può essere spezzata per liberare una madre dal dolore. Tyko non capisce il sogno che lo ossessiona e presto con sua grande meraviglia scopre che qualcuno vuole incontrarlo fuori dalla miniera. Tyko decide di fuggire per  incontrare questo misterioso personaggio. Inaspettatamente  sarà accompagnato da un altro orfano: l’esile e determinato Julius.
Una volta in superficie Tyko e Julius vengono presi in una società segreta di Geografi che hanno scoperto tre mondi, ma non sanno come entrarci: il loro mondo Communae Sphaere, governato dal Conte Mazoo, il terribile Diavolo danzante, il Secondo Mondo, Il Mondo della Strada Rossa e il Terzo, il Pianeta Oscuro.
A Tyko viene consegnato un libro che in seguito salverà  la sua vita e una lettera sigillata , indirizzata a lui per essere aperta il giorno del suo quattordicesimo compleanno. Il libro indica a Tyko di correre alla Piazza dei Due Fratelli.
A poco a poco il ragazzo comprende che l'enigma  di quella strana gazza  e il libro, parlano proprio di lui e di sua madre.
Tyko e Julius iniziano  un viaggio  difficile per raggiungere la Piazza che si narra trovarsi in uno dei tre mondi. Ma prima hanno bisogno di trovare il passaggio segreto per passare al nuovo mondo. Per fare ciò, Tyko e Julius ottengono l'aiuto di tre animali, la gazza, un topo e un rospo.

sabato 29 gennaio 2011

Il mistero della Caffetteria Marsala

Tra muffin, torte e tramezzini, si cerca di capire perchè le rapine accadono sempre quando nella cassa ci sono un sacco di soldi...Sarà Stefano Marsala il complice o la pasticcera Elsa Bernardi ad aver avvertito i ladri quando in cassa c'erano i soldi per  l'affitto... o la stessa cassiera, forse Dino Panini che dietro la macchina del caffè riesce ad osservare tutto? 

 

Il giallo si fa complicato alla caffetteria Marsala. 

 

Quello che sappiamo è che tutti hanno un gran bisogno di denaro.

 

                                               
Un'altro giallo firmato Martin Widmark, prossimamente in Italia ...

lunedì 17 gennaio 2011

Parla con me - consigli per genitori

10 semplici consigli per creare intorno al bambino un ambiente sereno


 1. Costruite con il bambino le premesse per un dialogo sincero, mostrandogli sempre la vostra disponibilità ad ascoltarlo in modo attento e non giudicante. Fate capire a vostro figlio che con voi può parlare di tutto, che qualsiasi cosa succeda siete sempre pronti ad aiutarlo. In questo modo, nell’eventualità in cui sorgano problemi, vostro figlio si sentirà libero di condividere le sue preoccupazioni con voi;

2. Anche se il tempo a disposizione è poco, cercate sempre di ritagliare dei momenti nell’arco della giornata da trascorrere insieme, lasciando da parte altri problemi e pensieri e concedendovi un po’ di calma e tranquillità;

3. Interessatevi e partecipate alle attività del bambino, impegnatevi a conoscere le persone e i luoghi che frequenta. Prestategli attenzione mentre gioca o fa i compiti, mentre guardate la tv o naviga in Internet. Condividete interessi e hobby; 

4. Prestategli particolare attenzione nei momenti di crisi o di passaggio (nascita di un fratello/sorella, ingresso in una nuova scuola, trasloco della famiglia, separazione o divorzio, eventuali lutti, ecc.). Quando siete ansiosi o preoccupati evitate il più possibile di trasmettergli queste emozioni;

5. Cercate di favorire le occasioni di socializzazione con gli altri bambini, con parenti e amici;

6. Fatelo sentire libero di manifestare le proprie emozioni, facendogli capire che tutte le emozioni hanno il diritto di essere espresse (la felicità come la tristezza). Insegnate al bambino a gestire le emozioni negative: è importante che impari come affrontare le sconfitte e come gestire l 'ansia, la rabbia , la tristezza.

7. Non sottoponete  il vostro bambino a richieste eccessive che finiscono per responsabilizzarlo troppo, rischiando di farlo sentire inadeguato: meglio evitare espressioni come “ormai sei grande”. Evitate di giudicarlo o, peggio, ridicolizzare atteggiamenti e comportamenti che sono normali per quell'età;

8. Rafforzate la fiducia del bambino in se stesso e verso le altre figure di riferimento, come gli insegnanti. Evitate di parlarne male di fronte a lui. Aiutatelo a capire  di quali persone può fidarsi e a quali può chiedere aiuto;

9. Spesso per i bambini la dimensione del segreto è importante, soprattutto nel rapporto con i coetanei. Ci sono però “segreti” che riguardano episodi spiacevoli e che causano tristezza e disagio, o che addirittura sono imposti con la minaccia: è importante che i genitori facciano capire al bambino l’importanza di  confidarsi con loro riguardo a segreti di questo tipo;

10. Lasciate che i bambini partecipino alle decisioni della vita famiiare che li riguardano. Dire la propria opinione non significa essere sempre accontentati e aiuta a sviluppare indipendenza e autonomia.








da Humanita Uomo, contro la violenza su minori, clicca per approfondire
 

lunedì 10 gennaio 2011

Dislessia, capire per imparare

Perchè nessun bambino debba più sentirsi dire: non ti impegni, sei pigro, sei un pasticcione o, peggio ancora, sei un asino!
Perchè nessun adolescente dislessico debba più sopportare l’umiliazione e la sofferenza di essere bocciato nonostante il suo impegno.
Perchè gli strumenti compensativi e dispensativi siano solo un modo per far riflettere gli insegnanti che ci sono modi “altri” di fare didattica.
Perchè nessuna famiglia debba più portare il peso silenzioso di sentirsi inadeguata.
Perchè nessuno debba più scherzare usando il termine “dislessico” per offendere e deridere qualcuno!
Perchè la legge, che è da poco stata approvata, possa portare ad un nuovo modo di vedere le cose!

  

Per approfondire, clicca qui

domenica 12 dicembre 2010

La casa delle bambole

In ogni casa, ormai, siamo pieni di cartoni, tra computer, stampanti, grandi elettrodomestici. Vengono conservati  nei ripostigli e al momento giusto, possono trasformarsi in occasione per mettere a frutto la  creatività. Passare un pomeriggio invernale con i nostri piccoli, colorando, ritagliando e sistemando la casa dei loro sogni che diventerà presto dimora delle loro bambole e peluche, non ha prezzo.
Se la scatola è stampata e di cartone lucido, è possibile passarci sopra della tempera bianca o semplicemente rivestirla con carta d'imballaggio.
Decorarla insieme a loro da vita ad una spensierata attività che stimola partecipazione e impegno.

Volete mettere, una casa fatta con le vostre mani rispetto ad una casa di plastica preconfezionata, senza poesia?

La casa delle bambole
Impariamo dai bambini, insieme a loro a rendere preziose le semplici cose, mettendo in atto il rispetto per l'ambiente, riciclando il materiale che abbiamo a disposizione.




venerdì 10 dicembre 2010

TRAVIATA - VERDI - Noi Siamo Zingarelle

Un simpatico modo per avvicinare i più piccoli all'opera, attraverso una divertente animazione che accompaga la maestosità corale di questo genere musicale.

La creatività infantile

(Giorgia, 3 anni e mezzo)

C'era una volta un alberello che aveva tante foglie blu, bluissime perchè cresceva con la luce di una luna grande grande.



L'ULTIMO ROSARIO



                                            
Animazione di Milena Galeoto sulle illustrazioni di Pietro Galeoto

giovedì 9 dicembre 2010

I personaggi di Pietro Galeoto

Raccolta di pomodori

Quando giri per Lecce, riconosci il barocco, il sapore del pasticciotto e i personaggi di Pietro Galeoto, non c'è evento, luogo, icona o pubblicità di aziende locali che non siano state illustrate da lui. Immagini, ormai storiche, che ti ritrovi di fronte, per strada e senti subito la sua presenza, aria di familiarità....
E poi la gente che mi ferma e mi chiede di lui: comu no, lu Pietro, quiddu delle zia Tetta, ca disegna le fimmine randi e tunde.
E' un incanto ogni volta ritrovarsi di fronte alle sue generose immagini.

Mietitura
Raccolta olive

 Visita il suo sito

La scuola di p.zza Partigiani non deve essere abbattuta


Come ogni mattina, accompagno la mia bambina a scuola, è autunno e ci divertiamo a sentire il rumore delle foglie secche sotto i nostri piedi.
Ci sono alberi giganti intorno alla scuola e lo sguardo di Giorgia si perde tra i rami che accarezzano il cielo.
Mi dico, che fortuna che ci sia questo enorme giardino con i giochi, così i bambini possono rilassarsi, anche semplicemente guardando fuori la finestra, nei giorni freddi.
Ogni bambino ha il diritto di toccare la natura, di annusarla, ha il diritto di avere uno spazio esterno per correre e respirare aria di sole.
Questo è uno dei motivi che mi porta a sorvolare sul sovraffollamento delle piccole classi: 27/30 bambini per classe di tutte le età (dai 3 ai 5 anni).
Non importa, mi dico, nostra figlia ha l’attenzione di noi genitori che veniamo incontro alla scuola, dove non arrivano le insegnanti, ci siamo noi a sostenerla.
Amiamo tanto la nostra piccola scuola di piazza Partigiani, orgogliosa Giorgia si ferma davanti al cancello, anche di domenica per mostrarla alla nonna, dice: lo vedi quell’albero, si chiama quercia, lì c’è la mia classe e quest’anno abbiamo raccolto con la maestra, le foglie gialle.
Se la gente conoscesse la consapevolezza dei bambini, avrebbe più rispetto per i loro spazi.
Invece, no… Una mattina, davanti al cancello, ci siamo ritrovati un manifesto con un articolo ritagliato dal quotidiano, c’era scritto: ADDIO ALLA MATERNA DI PIAZZA PARTIGIANI, la maggioranza di centro destra del palazzo Carafa, ha deciso: La celebre scuola materna di Piazza Partigiani non sarà più luogo di riferimento per i bambini del quartiere. Il consiglio comunale di martedì scorso ha infatti previsto la sua cancellazione e la vendita a privati del lotto (circa 5mila metri quadrati di terreno) al fine di realizzare edilizia residenziale. Secondo gli stessi, ci sarebbe troppo spazio sprecato…
Atterrita dalla notizia, ancora adesso non riesco a capacitarmi del fatto che l’essere umano consideri un giardino, lo spazio per i bambini, un luogo sprecato.
Mi chiedo, di quale civiltà parliamo, è possibile definirci civili se sorvoliamo i diritti imprescindibili dei nostri figli, di poter vivere ancora luoghi naturali, riconoscere gli alberi, calpestare le foglie, avere lo spazio per correre e sentirsi liberi…