giovedì 13 settembre 2012

La scuola di Reggio Emilia di Loris Malaguzzi


Una bella sintesi di Domenico Valenza per ricordare un sistema educativo esportato nel mondo e purtroppo poco usato e conosciuto nel nostro paese: La scuola di Reggio Emilia.

# Nella scuola di Reggio Emilia, ideata da Loris Malaguzzi, i bambini passano molto tempo all’aperto, visitano i luoghi più svariati e anche a scuola possono disporre di vari materiali. Gli educatori sollecitano i bambini a lavorare a progetti significativi, l’impegno fa sì che essi diventino più competenti e riescano a produrre qualcosa di apprezzato e che li renda orgogliosi di sé. I genitori si incontrano spesso per parlare della creatività dei loro figli, dei progetti didattici.

Uno dei principi ispiratori di questa scuola è “niente senza gioia”; si fa di tutto perché la scuola sia un piacere per i bambini fin dal primo giorno. Ai bambini vengono offerte molte opportunità perché la loro creatività possa esprimersi offrendo loro gli strumenti necessari (amore, solidarietà, ecc.). Il programma è costruito non tanto sulle materie, quanto piuttosto intorno a progetti che comportano uno sforzo collettivo di pensieri e creatività. I bambini devono immergersi completamente in una attività e imparare a lavorare in gruppo.

Una caratteristica di tale scuola è che i progetti attingono a diversi linguaggi: musicale, spaziale, corporeo e non solo ai due tipi di intelligenza, cioè linguistica e logico-matematica; nella vita sono richiesti anche altri tipi di capacità. Pertanto occorre che la scuola si preoccupi di fornire una più vasta gamma di capacità e valorizzi tutti i diversi tipi di intelligenza. Spesso, in realtà, la scuola invece di sollecitare la creatività nei bambini, la inibisce.


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